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Il POF innovativo e la reticenza della DS 

Con la comunicazione 3214 del 22/12/12, il Miur ha promosso una maggiore partecipazione delle famiglie alla vita della scuola e indicato vari settori in cui il loro intervento è utile e determinante. Fra questi, c’è la stesura del POF (1).


All'uscita della 3214, l’esperienza accumulata, le relazioni coltivate e gli strumenti predisposti dai genitori in Consiglio d’Istituto erano sufficienti perché essi potessero affrontare il POF, che, per sua stessa natura, è documento di carattere tecnico e quindi, sino ad allora, lasciato alle esclusive cure del corpo docente. Accogliendo l’invito del Miur, i genitori analizzarono la normativa vigente e si resero presto conto di due aspetti fondamentali:

  • il POF è “la carta d’identità” di un Istituto ed il cardine attorno a cui ruota tutta l’attività didattica ed ogni singolo esborso finanziario (2)
  • il POF viene elaborato dal Collegio dei Docenti, tenuto conto delle indicazioni dei genitori e delle scelte generali definite dal CdI  (3)    

Fu appurato che la stesura del POF è prevista dalla legge anche per consentire alla famiglie di avere informazioni essenziali per la scelta dell’Istituto in cui iscrivere i figli, per il controllo dell’operato della scuola, e per la verifica della coerenza fra obbiettivi prefissati, risultati ottenuti e risorse impiegate. Non solo, nel POF è inserita una miriade di informazioni essenziali per la quotidianità scolastica: recapiti telefoni dei plessi, orari delle varie fasi del tempo scuola, modalità di ingresso/uscita, comportamenti da tenere, eccetera.


Ora, se è vero che la maggior parte di tali indicazioni deriva direttamente da fattori contingenti (es. i recapiti), da disposizioni normative (es. le leggi su BES e la L.104), o da specifiche competenze professionali (es. alcuni progetti) è altrettanto vero che su tutte le altre, un contributo dei genitori è importante e auspicabile. Perciò i rappresentanti in CdI iniziarono a sondare il terreno, proponendo linee di condotta collegiali che portassero a sinergie scuola/famiglia per la stesura del POF.

(clicca per vedere, ad esempio, il documento sotto, del 12/11/13).

Durante gli incontri che furono organizzati dalla Direzione per valutare quelle proposte, i docenti si mostrarono favorevoli al cambiamento, in linea di principio, ma non nascosero il loro scetticismo, dovuto alla scarsa efficacia degli sforzi compiuti nel corso delle loro carriere (clicca per vedere documento a lato, del 7/4/14).

Con l'inizio di una serie di infelici dichiarazioni della DS in sede di Consiglio d'Istituto (Maggio 2014), il dialogo imbastito venne sopraffatto

dai gravi fatti che portarono il Consiglio a decadere. Tuttavia, a partire dal Settembre 2014, il tema “suggerimenti dei genitori per la stesura del POF” fu inserito all’ordine del giorno di ogni riunione di Consiglio d’Interclasse/Classe e Intersezione (o, almeno, ciò avvenne per la primaria di Catena) e ciò consentì ad alcuni genitori di riprendere le fila del discorso, presentando nuove proposte e rinnovando le vecchie (clicca per vedere documento sotto, del 13/11/14).

Leggendo il POF 2015/16, appare evidente che il corpo docente ha valutato le proposte dei genitori e le ha considerate buone abbastanza da vincere l’iniziale e comprensibile scetticismo e da inserirle tutte (anche le meno significative) nel nuovo POF.

Ecco che il Piano dell’Offerta Formativa ha cambiato target e, di conseguenza, struttura, veste grafica e dimensioni. Il corpo docente ha avuto cura di renderlo, cioè, il più possibile fruibile per le famiglie, ascoltando le richieste dei rappresentanti dei genitori. Non solo, il nuovo POF evidenzia, anche, gli sforzi, l’impegno e le capacità dell’Istituto e dei suoi docenti, come è giusto e richiesto dai genitori.


Questa deliberata scelta del Collegio dei Docenti rinsalda il dialogo con le famiglie e ne valorizza chiaramente l’impegno.


Rimangono l’amarezza e lo sbigottimento del constatare che l’unica richiesta non soddisfatta è quella della tempestiva pubblicazione sul sito d’Istituto (4), oltre al fatto che il bel lavoro, eseguito con zelo dai docenti venga presentato con inspiegabile distacco, dai seguenti comunicati (rispettivamente del 2 e del 10 Ottobre) della Direzione: "Il POF d'Istituto, approvato nel giugno del 2015, è nei suoi fondamentali uguale a quello dello scorso anno" e "si pubblica il POF 2015/16 anche se l'istituto è impegnato in un'importante fase di revisione".

 

Sulle ragioni di tali imbarazzanti dichiarazioni, ci sono, al momento, solo ipotesi. Può darsi che alla Direzione sia sfuggito l'art. 1.12 L.107/15 (5) che ben specifica che il Piano triennale riguarderà l'a.s. 2016/17 (cioè non quello in corso, ma il prossimo); come è possibile che DS desideri sottacere il fatto che, col nuovo POF, il corpo docente ha inteso valorizzare il lavoro dei genitori.

E' un fatto che il nuovo POF sia stato approvato a Giugno, quando le  agitazioni politiche e sindacali  contro la proposta di riforma Buona scuola  e le proteste contro "il preside sceriffo" erano all'apice (leggi articolo) e che il 5 Maggio scorso, tutti i plessi del Nannini rimasero chiusi per la massiccia adesione del personale (docenti compresi) allo sciopero, vedi Notizia del 5/5/15.

 

Leggi, nel dettaglio, quali sono le novità del nuovo POF, o confrontalo con quello dello scorso anno.

                                                                                     

 

(1) da Comunicazione Miur 3214 del 22/12/12: “Le famiglie, in forma individuale o collettiva, potranno esercitare il loro ruolo propositivo ed esprimere le loro istanze, contribuendo significativamente e attivamente alla definizione dell’autonomia didattica e culturale della scuola”

(2) da Art. 3.1 DPR 275/99 "Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia"

(3) Art. 3.3 DPR 275/99  "Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto."

(4) Art. 3.5 DPR 275/99 "Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione."

(5) art. 1.12 Legge 107/15 "Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa"

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